Data di pubblicazione: giugno 2013
Lunghezza: 983 caratteri
Questo piccolo racconto è stato scritto per la seconda edizione del concorso "10 storie" bandito dal forum Scripta Volant. Purtroppo non è stato selezionato tra i 10 vincitori.
Il racconto, prendendo spunto da un episodio banale, parla in realtà della vanagloria, della fragilità del potere, del senso del ridicolo. Lascio a ognuno la possibilità di immaginare quale potrebbe essere il mestiere del protagonista.
Il racconto, prendendo spunto da un episodio banale, parla in realtà della vanagloria, della fragilità del potere, del senso del ridicolo. Lascio a ognuno la possibilità di immaginare quale potrebbe essere il mestiere del protagonista.
La frittata
In quei pochi istanti gli passarono davanti agli occhi tutti i momenti più importanti della sua vita e della sua carriera: la gavetta, il successo, il potere. L'abitudine al comando e alla reverenza altrui lo avevano reso del tutto impreparato a ciò che stava accadendo. Mai avrebbe creduto possibile una cosa del genere. Pensava con grande rapidità e gli sembrava di riuscire a percepire tutto ciò che gli accadeva intorno, come se il tempo stesse scorrendo per lui solo su un binario parallelo a quello usuale. Eppure al pensiero non corrispondeva alcuna azione. Non riusciva a far altro che guardare. L'oggetto che aveva attirato la sua attenzione si avvicinava inesorabile. Come in un sogno sentiva le voci rallentate di chi gli stava intorno: alcuni gridavano, altri sembravano ridere. Ridevano di lui! Poi l'uovo lo colpì in piena fronte e si ruppe. Per un attimo il tempo si arrestò completamente, poi riprese il suo ritmo usuale, mentre le risa si moltiplicavano inesorabili.
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