in "Mondo Artigiano" - AA. VV.
Antologia del concorso "Mondo Artigiano - VIII edizione", 2013
Pubblicato a cura di "Lariofiere - MOMA (Mostra Mercato dell'Artigianato)"
Prima Edizione Novembre 2013
edizione cartacea senza ISBN
Matteo Sgrozzi era il titolare di una rinomata impresa artigiana che opera nel campo della produzione di mobili. La crisi economica però lo colse all'improvviso e ne disgregò l'esistenza. Quando tutto sembra precipitare, Matteo ha un'idea...
Con questo racconto ho partecipato all'ottava edizione del concorso "Mondo Artigiano", bandito LarioFiere in occasione della 40a edizione del MOMA (Mostra Mercato dell'Artigianato).
Nel seguito del post potete leggere l'inizio del racconto. Buona lettura!
Mors tua, Vita mea
Matteo Sgrozzi era un uomo distrutto. Aveva solo quarantadue anni eppure non riusciva più a vedere alcun futuro davanti a sé. Tutti i suoi progetti, le sue speranze e le sue certezze gli erano sfuggite di mano nel giro di soli quattro anni; a ben vedere gli erano stare strappate di dosso un pezzetto alla volta senza che lui, per quanto si fosse dato da fare, abbia potuto farci niente. Quella stessa mattina, dopo l'ennesima notte insonne, aveva tirato le somme della sua vita ed aveva dovuto ammettere che il risultato era desolante. La sua esistenza era stata decomposta, smembrata nei suoi componenti elementari e quindi cancellata. La cosa veramente grave era però che si era accorto di aver grandemente contribuito allo sfacelo lasciandosi trascinare dagli eventi senza riuscire ad isolare i problemi legati al lavoro dal resto della sua vita. La visione chiara di questo stato delle cose gli regalò una strana sensazione di calma: il suo spirito si era piegato ed aveva finalmente raggiunto la rassegnazione. In questa specie di limbo, quasi sospeso tra il mondo reale ed il sogno, prese per la prima volta in considerazione l'opportunità di farla finita: 'Tanto ormai non ho più niente da fare in questo mondo...'. Fu però un pensiero passeggero, anche perché in passato aveva sempre cinicamente disapprovato i suicidi e, per un senso di assurdo puntiglio, non gli andava di far sapere a tutti di aver cambiato idea andando ad ingrossare le loro fila. Decise perciò di uscire di casa, cosa che non faceva ormai da più di una settimana, e di andarsene al bar. [...]
Un incipit che potrebbe riguardare la vicenda di molti, purtroppo... con la crisi per molti la situazione si è messa male...
RispondiEliminaGià... l'idea era proprio questa, purtroppo. In questo caso però la vicenda ha un finale un po' diverso... "Homo homini lupus", dicevano una volta.
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